Dazi USA esclusi smartphone e laptop: impatto sul mercato tech

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La nuova tregua sui dazi USA ha portato a un’importante esenzione per l’elettronica di consumo. L’amministrazione Trump ha escluso smartphone, laptop, memorie e processori dai superdazi del 125% sulla Cina e del 10% sul resto del mondo, una mossa che potrebbe stabilizzare i prezzi nel settore tech.

Secondo dati di IDC, nel 2024 sono stati venduti oltre 1,4 miliardi di smartphone a livello globale, con una quota del 60% prodotta in Cina. L’esenzione evita un rincaro immediato per dispositivi come iPhone e Galaxy, che rappresentano il 40% del mercato USA. Senza questa decisione, i consumatori avrebbero rischiato aumenti fino al 30% sui prodotti più popolari.

L’impatto sulla supply chain è altrettanto significativo. Aziende come Apple e Samsung, che dipendono da componenti cinesi, avrebbero affrontato costi aggiuntivi per miliardi di dollari. Trend recenti mostrano che il 75% delle fabbriche di semiconduttori si trova in Asia, rendendo inevitabile il ricorso alla produzione cinese.

Curiosità poco nota: i dazi avrebbero colpito anche le schede SD e gli SSD, componenti essenziali per l’espansione della memoria. Un aumento del 125% avrebbe reso più costosi anche cloud storage e servizi di backup, spingendo i consumatori verso soluzioni alternative.

Cosa cambia per il mercato europeo? L’Europa, che importa il 35% della sua elettronica dalla Cina, beneficerà indirettamente della decisione USA. Tuttavia, il rischio di tensioni commerciali rimane, con possibili ripercussioni sui settori automobilistico e industriale.

In sintesi, questa tregua offre un respiro ai consumatori e alle aziende tech, ma la guerra commerciale USA-Cina resta una minaccia per l’innovazione e i prezzi globali.

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