Il confronto tra Meta e la Federal Trade Commission (FTC) potrebbe segnare una svolta epocale per il mondo dei social media. Da lunedì, a Washington, si deciderà se il colosso di Mark Zuckerberg dovrà cedere Instagram e WhatsApp, acquisiti rispettivamente nel 2012 e 2014. Secondo gli esperti, una sentenza a favore della FTC potrebbe frammentare l’ecosistema digitale, con impatti diretti su 3,8 miliardi di utenti attivi mensili.
La FTC accusa Meta di aver creato un monopolio illegale, soffocando la concorrenza attraverso acquisizioni strategiche. Un rapporto del 2025 rivela che il gruppo controlla il 72% del traffico social globale, superando di gran lunga competitor come TikTok o X. Se la corte ordinerà lo smembramento, gli effetti si estenderanno oltre i confini statunitensi, coinvolgendo anche l’Europa e l’Asia.
Cosa cambierebbe per gli utenti? Senza l’integrazione con i server Meta, WhatsApp potrebbe perdere funzionalità come la sincronizzazione dei contatti, mentre Instagram vedrebbe ridotta la sua capacità di monetizzazione. Intanto, i competitor già si preparano: Telegram ha registrato un +15% di download nelle ultime 72 ore, secondo Sensor Tower.
Il caso riapre il dibattito sulla regolamentazione dei Big Tech. Nel 2024, l’UE ha multato Meta per 1,2 miliardi di euro per violazioni del GDPR, ma un eventuale smembramento sarebbe senza precedenti. Curiosità: nel 2012, Zuckerberg acquistò Instagram per 1 miliardo di dollari, un affare oggi valutato 100 volte tanto.
Gli analisti prevedono mesi di battaglie legali, con possibili ricadute sul valore azionario di Meta (giù del 7% in pre-market). Intanto, gli utenti attendono risposte: il 68% degli intervistati da YouGov teme un peggioramento dell’esperienza d’uso. La posta in gioco? Il futuro della connettività globale.