Hertz ha confermato una violazione dati che ha esposto informazioni sensibili dei clienti, inclusi numeri di patente di guida e dati personali. L’incidente, annunciato il 14 aprile 2025, rientra in un’ondata di attacchi che ha colpito il settore dei servizi in mobilità. L’azienda non ha specificato il numero esatto di utenti coinvolti, ma fonti interne parlano di “milioni di record”.
Secondo un report di IBM Security, nel 2025 il costo medio di una violazione dati ha superato i 5,2 milioni di dollari, con un aumento del 12% rispetto al 2024. Il settore dei trasporti è tra i più colpiti, con un +18% di attacchi rispetto all’anno precedente. Hertz sta collaborando con esperti di cybersecurity per contenere i danni e ha avviato una revisione dei propri sistemi.
I clienti colpiti rischiano furti d’identità e frodi finanziarie. Gli esperti consigliano di monitorare estratti conto e segnalare attività sospette. Inoltre, suggeriscono di attivare allerta creditizia e cambiare password su piattaforme correlate. Negli USA, dove il furto di patenti è particolarmente critico, alcuni stati offrono servizi di blocco preventivo.
Questo episodio riflette un trend allarmante: nel primo trimestre 2025, il 43% delle violazioni ha coinvolto dati biometrici o documenti ufficiali, secondo l’Osservatorio Cybersecurity Europeo. Le aziende stanno investendo in crittografia avanzata, ma gli hacker evolvono tecniche come il phishing multimodale.
Hertz offrirà ai clienti colpiti un servizio di protezione identità gratuito per due anni. Intanto, le autorità stanno indagando per scoprire se l’attacco sia legato a gruppi hacker noti. Nel 2024, un’operazione simile aveva colpito un competitor, con danni per oltre 30 milioni di dollari.
La lezione? Anche settori tradizionali come il noleggio auto sono nel mirino. La resilienza digitale diventa prioritaria, con training obbligatori per i dipendenti e sistemi di rilevamento in tempo reale. Per i consumatori, resta cruciale diffidare di email sospette e usare autenticazione a due fattori.